Guarda il mio video

Abbuffate compulsive, rimedi per gestirle

Abbuffate compulsive: rimedi per gestirle

Ti capita di mangiare in maniera disordinata? Spilucchi tutto il giorno e arrivi ai pasti che non hai molto appetito? Alterni momenti in cui ti concedi ogni sfizio a momenti in cui “restringi” molto, fino a digiunare?

Qui di seguito troverai 4 semplici rimedi per fermare le abbuffate compulsive.

Abbuffate compulsive: cosa sono

L’abbuffata consiste in un consumo eccessivo di alimenti, che può avvenire in modo abituale od occasionale, dove la persona acquisisce un apporto calorico superiore a quello di cui ha veramente bisogno. Ciò generalmente avviene appunto mediante il consumo di grandi porzioni di cibo, che causano nella persona un senso di disagio.

Il consumo eccessivo di cibo si trasforma in un problema nel momento in cui si manifesta in modo compulsivo o in forma di dipendenza da cibo.

Quali sono le trappole delle abbuffate?

Principali comportamenti ed effetti che si innescano in chi cade nella trappola delle abbuffate

1. Diete

In genere chi si abbuffa è una persona che vive costantemente (o quasi) a dieta. Più nello specifico una dinamica tipica prevede l’alternarsi di periodi di diete di successo a momenti di eccessi ed abbuffate. Possiamo individuare tre diverse modalità con cui le persone si sottopongono a dieta:

  • Posticipare i pasti: accanto al digiuno -tendenza tipica di alcune persone vittima di binge eating– chi soffre di abbuffate, cerca di ritardare i pasti più a lungo possibile nell’arco della giornata, arrivando perfino a mangiare solo alla sera.
  • Ridurre al minimo l’apporto calorico: un’altro pattern comportamentale messo in atto da chi soffre di abbuffate, consiste nel cercare di tenere sotto controllo o, comunque di ridurre notevolmente l’introito di calorie quotidiane (1000-2000o addirittura 800-600 calorie al giorno)
  • Evitare alcuni cibi: esiste in chi si abbuffa la tendenza a considerare alcuni alimenti assolutamente “pericolosi” poichè fanno ingrassare o ancora perchè, in passato, averli mangiati, ha scatenato l’abbuffata stessa. Nella maggior parte dei casi, ad ogni modo, la persona crea una netta separazione tra cibo considerati sano e che viene consumato nei momenti di restrizione o di dieta e cibo spazzatura, ricercato nel corso delle abbuffate.

Effetti della trappola delle abbuffate

  1. Psicologici:
    • costante preoccupazione e pensieri connessi all’alimentazione e al cibo;
    • calo di concentrazione;
    • senso di deprivazione che spinge, talvolta, a parlare incessantemente di dieta, cibi sani e alimentazione.
  2. Fisici:
    • alterazione del metabolismo. Numerosi studi hanno dimostrato che in particolar modo cicli di diete e abbuffate- con conseguente peso altalenante (yo-yo)- influenzano negativamente il metabolismo stesso al punto tale da rendere ancora più complicato i successivi tentativi di dimagrire.
    • irregolarità del ciclo mestruale

Le tre modalità di dieta descritte precedentemente sono altamente pericolose, dal momento che, la persona sente di non potere assolutamente abbassare la guardia e che qualsiasi “errore” viene vissuto come un vero e proprio fallimento. Di fronte al fallimento, infatti, la reazione tipica è quella di abbandonarsi completamente alle trasgressioni del cibo e ad abbuffate incontrollate.

2. Vomito auto-indotto, uso di lassativi, diuretici e pillole dimagranti

Una pratica molto frequente in chi soffre di abbuffate, è quella di indursi il vomito. In alcuni casi, c’è chi scopre un “piacere perverso” di tale dinamica e finisce col rimanere invischiata all’interno di un disturbo alimentare ben preciso: il vomiting.

Effetti della trappola delle abbuffate:

  • Erosione dentale. L’erosione provocata dal vomito è irreversibile e inoltre numerosi studi hanno ormai smantellato la credenza secondo la quale, bere per risciacquare la bocca, dopo essersi indotte il vomito, rallenti l’erosione stessa.
  • Lesioni e/o cicatrici alle dita delle mani, a causa dello sfregamento delle dita contro i denti per stimolare il vomito (segno di Russell)
  • Danni alla gola, all’esofago e alle ghiandole salivari
  • Squilibri elettrolitici. Il vomito autoindotto influenza i livelli sodio e potassio, in particolare quest’ultimo, se raggiunge livelli estremamente bassi (ipopotassemia), può comportare irregolarità al ritmo cardiaco.

In realtà numerosi studi hanno ormai discorfemato la credenza secondo la quale vomitare rappresenti un modo efficace per eliminare il cibo e per tenere sotto controllo il peso. Il vomito, infatti, consente di recuperare soltanto metà delle calorie assunte. Inoltre, è una modalità che contribuisce ad aumentare la portata delle successive abbuffate e provoca conseguenze fisiche anche gravi (…..)

Un’ altra categoria di trappole delle abbuffate, è quella dei  lassativi e dei diuretici, essi vengo utilizzati da chi si abbuffa dal momento che fanno sentire ripuliti e liberati. Anche queste modalità, come il vomito auto-indotto, esercitano un effetto molto limitato sull’assorbimento delle calorie: i lassativi agiscono sulla parte bassa dell’intestino, mentre, la maggior parte degli alimenti che mangiamo, vengono assorbiti nella parte alta dell’intestino; i diuretici, invece, hanno un effetto esclusivamente disidratante (il peso cala ma soltanto in virtù della perdita temporanea dei liquidi).

3. Esercizio fisico estremo

Fare sport, insieme ad uno stile alimentare equilibrato, rappresenta, sicuramente, una scelta sana. Tuttavia, chi si abbuffa, può arrivare a farne un uso improprio, rendendolo estremo e compulsivo, al punto tale da diventare una vera e propria ossessione che va ad influenzare attività quali il lavoro, il riposo e i momenti di socializzazione.

In maniera diametralmente opposta, chi soffre di obesità, tende ad evitare totalmente.

Effetti della trappola delle abbuffate:

  • Lesioni da esercizio fisico
  • Rischio di fratture ossee: in caso di sottopeso e anoressia:

introito liquidi

Le trappole delle abbuffate

4. Controllo e manipolazione dell’introito di liquidi

Chi si abbuffa tende controllare anche l’introduzione di liquidi, secondo diverse modalità:

  • riduzione totale dei liquidi allo scopo di perdere peso a causa della disidratazione
  • dopo l’abbuffata, bere continuamente e vomitare fino a quando ciò che è stato bevuto venga espulso completamente privo di cibo (flushing).
  • Bere per sperimentare un forte senso di sazietà o per facilitare il vomito.

Effetti della trappola abbuffate:

  • Alterazione dei livelli di idratazione ed elettrolitici

Secondo te esistono altre trappole delle abbuffate?

Pensi di soffrire di abbuffate compulsive? Prova il test!

Il seguente test, non possiede alcun valore diagnostico e non può sostituirsi a quello che è l’intervento di un professionista, ma può altresì fornire un orientamento di massima facendoci capire se abbiamo un problema di alimentazione compulsiva.

Prova a rispondere a tutte le domande senza pensarci troppo.

Mangio quando non ho fame o, al contrario, non mangio quando il mio corpo ha bisogno di nutrimento? SI NO
Mi abbuffo senza alcuna ragione apparente, a volte mangio fino a quando sono pieno/a o anche fino a sentirmi male? SI NO
Provo sensi di colpa, di vergogna o di imbarazzo per il mio peso o per il modo in cui mangio? SI NO
Mangio sensatamente di fronte agli altri e poi mi abbuffo quando sono solo/a? SI NO
Il modo in cui mangio influenza sensibilmente la mia salute o il modo in cui vivo la mia vita? SI NO
Quando le mie emozioni sono intense – positive o negative – mi ritrovo a mangiare? SI NO
Il mio comportamento alimentare rende me o gli altri infelici? SI NO
Utilizzo lassativi, vomito, diuretici, eccessivo esercizio fisico, pillole per la dieta o altri interventi medici (tipo la chirurgia) per cercare di controllare il mio peso? SI NO
Riduco drasticamente la mia alimentazione per controllare il mio peso? SI NO
Mi ritrovo a pensare a come sarebbe migliore la mia vita se avessi una forma o un peso diverso? SI NO
Ho bisogno di masticare o di avere sempre qualcosa in bocca: cibo, gomme, mentine, caramelle o bevande? SI NO
Non ho mai mangiato cibo bruciato, congelato o avariato; preso dai contenitori nel negozio di alimentari; o dalla spazzatura? SI NO
Ci sono alcuni cibi che non posso smettere di mangiare dopo aver dato il primo morso? SI NO
Ho perso peso con una dieta o dopo un “periodo di controllo” solo per essere seguito/a a causa di attacchi di fame incontrollata e/o aumento di peso? SI NO
Passo tanto tempo a pensare al cibo, a discutere con me stesso/a se e cosa mangiare, a pianificare la prossima dieta o gli esercizi da fare, o a contare le calorie? SI NO

Se hai risposto “sì” alla maggioranza di queste domande, è possibile che tu sia sulla buona strada per sviluppare un rapporto compulsivo con il cibo. Continua a leggere per scoprire più informazioni sul problema.

I segnali delle abbuffate compulsive

In genere la persona che si abbuffa non lo fa perché spinta dall’impulso della fame, anzi spesso non avverte il senso di fame. Può inoltre ritrovarsi a mangiare da sola, a causa del forte senso di imbarazzo che prova per le grandi porzioni di cibo che si trova a consumare. E’ così forte il pensiero che spesso, inoltre, passa gran parte del tempo a fantasticare sul prossimo pasto.

Un altro segnale connesso alle abbuffate compulsive è dato dalle eccessive spese di denaro investite per acquistare cibo. Se l’abbuffata è accompagnata dalla sensazione di mancanza di controllo e/o di bassa autostima, questo potrebbe essere un segnale che la persona ha un cattivo rapporto col cibo e potrebbe progredire in un disturbo vero e proprio, come la bulimia nervosa o il Binge Eating Disorder.

Tuttavia, anche chi soffre abitualmente di abbuffate può ritrovarsi a consumare piccole quantità di cibo in tutto l’arco della giornata, finendo anche in questo caso per acquisire più calorie del dovuto.

Conseguenze a lungo termine di eccesso di cibo

Le conseguenze a lungo termine di un’eccessiva assunzione di cibo cronica possono includere: un aumento del colesterolo, diabete, malattie cardiache, ipertensione, depressione, malattie renali e ictus.

Può inoltre provocare stress psicologico, ansia, isolamento e bassa autostima. Una persona che presenta delle abbuffate compulsiva è caratterizzata da una dipendenza dal cibo, dove questo rappresenta un modo per nascondere o gestire le proprie emozioni, per colmare un vuoto che sente di avere dentro, per fronteggiare lo stress quotidiano e i problemi della vita.

Segni e sintomi di eccesso di cibo compulsivo includono:

  • mangiare in maniera incontrollata (binge eating) anche senza lo stimolo della fame;
  • mangiare molto rapidamente;
  • mangiare da soli per vergogna e/o imbarazzo;
  • sensi di colpa per aver mangiato troppo;
  • preoccupazione per il peso corporeo;
  • depressione o sbalzi d’umore;
  • la consapevolezza per i propri modelli alimentari considerati come anormali
  • storie di fluttuazioni di peso;
  • ritiro dalle attività sociali per l’imbarazzo rispetto al proprio peso;
  • storie di molte diete senza successo;
  • la convinzione che la vita è migliore se si perde peso;
  • nascondere il cibo in luoghi strani (armadi, armadi, valigie, sotto il letto);
  • abitudini alimentari vaghe o segrete;
  • dichiarazioni auto-distruttive dopo il consumo di cibo;
  • la convinzione che il cibo è l’unico vero amico;
  • l’aumento di peso;
  • la perdita del desiderio sessuale o rapporti promiscui;
  • fatica.

Abbuffate compulsive: rimedi con 4 suggerimenti

Suggerimento #1: mangia abbastanza durante i pasti. Non mangiare abbastanza “prepara il terreno” per eccedere col cibo. Inizia a pensare che la causa della tua mancanza di costanza non risiede nell’abbuffata in sé, quanto nel digiuno. Mangia con più regolarità durante i pasti per evitare le abbuffate compulsive.

Suggerimento #2: Esplora cosa sta realmente accadendo. Se avverti il desiderio di mangiare prova a chiederti: a cosa mi serve, in questo momento, mangiare?  E’ a causa dello stress, della solitudine, della noia? Individuare il bisogno sotteso può aiutarti a interrompere l’impulso ad abbuffarti e a ricercare modalità alternative per soddisfarlo (fare una passeggiata, leggere un libro, chiamare un amico)

Suggerimento #3: inserisci il piacere nelle tue giornate. Mangiare, lo sappiamo tutti, è uno dei piaceri della vita. Ma se provi a riflettere un attimo, puoi imparare ad inserire altri piaceri nel corso della tua giornata. Presto ti renderai conto che esistono diversi modi per rendere piacevoli le tue giornate.

Suggerimento #4: Sradica le routine pericolose. Tutti noi col passare del tempo ci costruiamo una routine rispetto ai pasti e al modo in cui li consumiamo. Se il problema delle abbuffate risiede anche in questo…prova a stravolgere la tua routine. Ad esempio, se sei abituato a mangiare davanti al pc o alla tv, inizia a prendere l’abitudine di interrompere qualsiasi attività tu stia facendo, per dedicarti a consumare tranquillamente il pasto.

Ricordate che per riuscire a seguire questi semplici consigli e fermare le abbuffate compulsive, è necessaria molta pratica. Solo con la costanza, possiamo trasformare questi suggerimenti in sane e spontanee abitudini.

Fonti originali (123)