donna piena dopo un'abbuffata
donna piena dopo un’abbuffata
Ti capita di mangiare in maniera disordinata? Spilucchi tutto il giorno e arrivi ai pasti che non hai molto appetito? Alterni momenti in cui ti concedi ogni sfizio a momenti in cui “restringi” molto, fino a digiunare?
Qui di seguito troverai 4 semplici rimedi per fermare le abbuffate compulsive.
L’abbuffata consiste in un consumo eccessivo di alimenti, che può avvenire in modo abituale od occasionale, dove la persona acquisisce un apporto calorico superiore a quello di cui ha veramente bisogno. Ciò generalmente avviene appunto mediante il consumo di grandi porzioni di cibo, che causano nella persona un senso di disagio.
Il consumo eccessivo di cibo si trasforma in un problema nel momento in cui si manifesta in modo compulsivo o in forma di dipendenza da cibo.
Principali comportamenti ed effetti che si innescano in chi cade nella trappola delle abbuffate
In genere chi si abbuffa è una persona che vive costantemente (o quasi) a dieta. Più nello specifico una dinamica tipica prevede l’alternarsi di periodi di diete di successo a momenti di eccessi ed abbuffate. Possiamo individuare tre diverse modalità con cui le persone si sottopongono a dieta:
Le tre modalità di dieta descritte precedentemente sono altamente pericolose, dal momento che, la persona sente di non potere assolutamente abbassare la guardia e che qualsiasi “errore” viene vissuto come un vero e proprio fallimento. Di fronte al fallimento, infatti, la reazione tipica è quella di abbandonarsi completamente alle trasgressioni del cibo e ad abbuffate incontrollate.
Una pratica molto frequente in chi soffre di abbuffate, è quella di indursi il vomito. In alcuni casi, c’è chi scopre un “piacere perverso” di tale dinamica e finisce col rimanere invischiata all’interno di un disturbo alimentare ben preciso: il vomiting.
In realtà numerosi studi hanno ormai discorfemato la credenza secondo la quale vomitare rappresenti un modo efficace per eliminare il cibo e per tenere sotto controllo il peso. Il vomito, infatti, consente di recuperare soltanto metà delle calorie assunte. Inoltre, è una modalità che contribuisce ad aumentare la portata delle successive abbuffate e provoca conseguenze fisiche anche gravi (…..)
Un’ altra categoria di trappole delle abbuffate, è quella dei lassativi e dei diuretici, essi vengo utilizzati da chi si abbuffa dal momento che fanno sentire ripuliti e liberati. Anche queste modalità, come il vomito auto-indotto, esercitano un effetto molto limitato sull’assorbimento delle calorie: i lassativi agiscono sulla parte bassa dell’intestino, mentre, la maggior parte degli alimenti che mangiamo, vengono assorbiti nella parte alta dell’intestino; i diuretici, invece, hanno un effetto esclusivamente disidratante (il peso cala ma soltanto in virtù della perdita temporanea dei liquidi).
Fare sport, insieme ad uno stile alimentare equilibrato, rappresenta, sicuramente, una scelta sana. Tuttavia, chi si abbuffa, può arrivare a farne un uso improprio, rendendolo estremo e compulsivo, al punto tale da diventare una vera e propria ossessione che va ad influenzare attività quali il lavoro, il riposo e i momenti di socializzazione.
In maniera diametralmente opposta, chi soffre di obesità, tende ad evitare totalmente.
Chi si abbuffa tende controllare anche l’introduzione di liquidi, secondo diverse modalità:
Secondo te esistono altre trappole delle abbuffate?
Il seguente test, non possiede alcun valore diagnostico e non può sostituirsi a quello che è l’intervento di un professionista, ma può altresì fornire un orientamento di massima facendoci capire se abbiamo un problema di alimentazione compulsiva.
Prova a rispondere a tutte le domande senza pensarci troppo.
Mangio quando non ho fame o, al contrario, non mangio quando il mio corpo ha bisogno di nutrimento? | SI | NO |
Mi abbuffo senza alcuna ragione apparente, a volte mangio fino a quando sono pieno/a o anche fino a sentirmi male? | SI | NO |
Provo sensi di colpa, di vergogna o di imbarazzo per il mio peso o per il modo in cui mangio? | SI | NO |
Mangio sensatamente di fronte agli altri e poi mi abbuffo quando sono solo/a? | SI | NO |
Il modo in cui mangio influenza sensibilmente la mia salute o il modo in cui vivo la mia vita? | SI | NO |
Quando le mie emozioni sono intense – positive o negative – mi ritrovo a mangiare? | SI | NO |
Il mio comportamento alimentare rende me o gli altri infelici? | SI | NO |
Utilizzo lassativi, vomito, diuretici, eccessivo esercizio fisico, pillole per la dieta o altri interventi medici (tipo la chirurgia) per cercare di controllare il mio peso? | SI | NO |
Riduco drasticamente la mia alimentazione per controllare il mio peso? | SI | NO |
Mi ritrovo a pensare a come sarebbe migliore la mia vita se avessi una forma o un peso diverso? | SI | NO |
Ho bisogno di masticare o di avere sempre qualcosa in bocca: cibo, gomme, mentine, caramelle o bevande? | SI | NO |
Non ho mai mangiato cibo bruciato, congelato o avariato; preso dai contenitori nel negozio di alimentari; o dalla spazzatura? | SI | NO |
Ci sono alcuni cibi che non posso smettere di mangiare dopo aver dato il primo morso? | SI | NO |
Ho perso peso con una dieta o dopo un “periodo di controllo” solo per essere seguito/a a causa di attacchi di fame incontrollata e/o aumento di peso? | SI | NO |
Passo tanto tempo a pensare al cibo, a discutere con me stesso/a se e cosa mangiare, a pianificare la prossima dieta o gli esercizi da fare, o a contare le calorie? | SI | NO |
Se hai risposto “sì” alla maggioranza di queste domande, è possibile che tu sia sulla buona strada per sviluppare un rapporto compulsivo con il cibo. Continua a leggere per scoprire più informazioni sul problema.
In genere la persona che si abbuffa non lo fa perché spinta dall’impulso della fame, anzi spesso non avverte il senso di fame. Può inoltre ritrovarsi a mangiare da sola, a causa del forte senso di imbarazzo che prova per le grandi porzioni di cibo che si trova a consumare. E’ così forte il pensiero che spesso, inoltre, passa gran parte del tempo a fantasticare sul prossimo pasto.
Un altro segnale connesso alle abbuffate compulsive è dato dalle eccessive spese di denaro investite per acquistare cibo. Se l’abbuffata è accompagnata dalla sensazione di mancanza di controllo e/o di bassa autostima, questo potrebbe essere un segnale che la persona ha un cattivo rapporto col cibo e potrebbe progredire in un disturbo vero e proprio, come la bulimia nervosa o il Binge Eating Disorder.
Tuttavia, anche chi soffre abitualmente di abbuffate può ritrovarsi a consumare piccole quantità di cibo in tutto l’arco della giornata, finendo anche in questo caso per acquisire più calorie del dovuto.
Le conseguenze a lungo termine di un’eccessiva assunzione di cibo cronica possono includere: un aumento del colesterolo, diabete, malattie cardiache, ipertensione, depressione, malattie renali e ictus.
Può inoltre provocare stress psicologico, ansia, isolamento e bassa autostima. Una persona che presenta delle abbuffate compulsiva è caratterizzata da una dipendenza dal cibo, dove questo rappresenta un modo per nascondere o gestire le proprie emozioni, per colmare un vuoto che sente di avere dentro, per fronteggiare lo stress quotidiano e i problemi della vita.
Segni e sintomi di eccesso di cibo compulsivo includono:
Suggerimento #1: mangia abbastanza durante i pasti. Non mangiare abbastanza “prepara il terreno” per eccedere col cibo. Inizia a pensare che la causa della tua mancanza di costanza non risiede nell’abbuffata in sé, quanto nel digiuno. Mangia con più regolarità durante i pasti per evitare le abbuffate compulsive.
Suggerimento #2: Esplora cosa sta realmente accadendo. Se avverti il desiderio di mangiare prova a chiederti: a cosa mi serve, in questo momento, mangiare? E’ a causa dello stress, della solitudine, della noia? Individuare il bisogno sotteso può aiutarti a interrompere l’impulso ad abbuffarti e a ricercare modalità alternative per soddisfarlo (fare una passeggiata, leggere un libro, chiamare un amico)
Suggerimento #3: inserisci il piacere nelle tue giornate. Mangiare, lo sappiamo tutti, è uno dei piaceri della vita. Ma se provi a riflettere un attimo, puoi imparare ad inserire altri piaceri nel corso della tua giornata. Presto ti renderai conto che esistono diversi modi per rendere piacevoli le tue giornate.
Suggerimento #4: Sradica le routine pericolose. Tutti noi col passare del tempo ci costruiamo una routine rispetto ai pasti e al modo in cui li consumiamo. Se il problema delle abbuffate risiede anche in questo…prova a stravolgere la tua routine. Ad esempio, se sei abituato a mangiare davanti al pc o alla tv, inizia a prendere l’abitudine di interrompere qualsiasi attività tu stia facendo, per dedicarti a consumare tranquillamente il pasto.
Ricordate che per riuscire a seguire questi semplici consigli e fermare le abbuffate compulsive, è necessaria molta pratica. Solo con la costanza, possiamo trasformare questi suggerimenti in sane e spontanee abitudini.
Abbuffate compulsive, rimedi per gestirle
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