Obesità e sovrappeso
Soffri di obesità e sovrappeso? Perdere peso rappresenta l’unica scelta possibile per tutelare la tua salute, ma, nonostante ciò, non riesci a seguire un piano alimentare equilibrato.
Hai già sperimentato tante tipologie di dieta, utilizzato farmaci, incontrato tutte le figure professionali possibili e immaginabili (dietologi, nutrizionisti, biologi ecc…) ma, ciclicamente, ti ritrovi nella medesima situazione.
Vivi ogni giorno combattendo col desiderio di mangiare liberamente e la frustrazione di non poterlo fare serenamente.
Sei controllato da parenti e amici a cui devi rendere conto e ragione circa le tue abbuffate o scelte alimentari.
Sei arrivato ad un atteggiamento di totale rinuncia e disfattismo (“mangio tanto non c’è nulla da fare…la mia situazione non potrà mai cambiare.”) che ti fanno vivere una vera e propria situazione di stallo.
Scopri di più su obesità e sovrappeso
L’obesità e sovrappeso rappresentano un problema sanitario sempre più in continuo aumento. Oltreoceano, più dei due terzi (69%) degli americani sono sovrappeso o obesi. In entrambi i casi, i rischi per la salute sono notevoli.
Attenzione: l’obesità non è una malattia mentale, ma crea disagio pschico.
L’obesità di per sé non è disturbo psicologico, ma la condizione che si trova a dover affrontare la persona obesa, mette a rischio il suo equilibrio psichico. Vivere una situazione di chili in eccesso, infatti, Inoltre, in una società ossessionata dal mito del “corpo magro”, può esporre chi soffre di obesità, a sperimentare vissuti quali depressione, stress, ansia sociale ecc…
In un mondo che propone come modello “corpi tonici e scolpiti”, può portare le persone sovrappeso ad essere discriminate o stigmatizzate.
Questo fenomeno, a volte chiamato fatphobia, è una forma di “squalifica ed esclusione” che mina la qualità di vita di un obeso.
Basta essere in sovrappeso, per essere etichettati come “diversi” e farsi un’idea della persona a partire dal suo aspetto fisico.
Alcune delle questioni che le persone obese devono affrontare sono:
- Domande intrusive circa la loro condizione di salute e sul peso. Spesso, anche i familiari stessi, armati di buone intenzioni, finiscono con l’assillare la persona sulla questione peso e senza volerlo, contribuiscono a far vivere come un ossessione, un nemico invincibile, i chili in eccesso;
- Commenti e sguardi da parte degli sconosciuti;
- Discriminazioni a lavoro.
Col passare del tempo, questi fattori possono influenzare la qualità di vita della persona obesa e condurre, gradualmente a problematiche quali ansia e depressione.
E’ importante precisare che, come in ogni situazione, non è presente una connessione costante tra obesità e disagio psichico. Molte persone in sovrappeso, infatti, non manifestano particolari disagi o sofferenze. A fare la differenza, è il modo in cui la persona reagisce alle possibili discriminazioni o ancora al senso di autostima che la persona ha sviluppato sulla base della sua storia di vita personale.
Alcuni lati nascosti dell’obesità
Alcune persone con una storia di obesità e sovrappeso, nel tentativo di gestire il problema del peso, può sviluppare disturbi alimentari sul versante restrittivo, come anoressia e bulimia. Anche se le persone con disturbi alimentari restrittivi sono, la maggior parte delle volte, magre (non è il caso ad esempio, della bulimia), può capitare che la persona obesa, “scivoli” entro modalità tipiche delle anoressiche e delle bulimiche.
Talvolta, inoltre, dietro a delle condizioni di sovrappeso si nascondono problemi quali: depressione, ansia e traumi.
Non è facile parlare di emozioni dolorose e non c’è da stupirsi del fatto che molte persone si rivolgano al cibo per tentare di gestire tali emozioni. Depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico sono comuni tra le persone con obesità. Spesso, i medici devono prima trattare queste problematiche prima di intraprendere una perdita di peso.
In uno studio recente, ancora, si è visto che eventi traumatici come un abuso in età infantile o tentativi di violenza, aumentano notevolmente la probabilità che una persona diventi sovrappeso o obesa. Le persone vittime di un trauma possono rivolgersi al cibo per sedare il loro dolore o per “danneggiare” ulteriormente sé stessi, poiché provano disgusto nei propri confronti per avere subito un atto che viola la propria intimità.
Il training alimentare da me proposto, che vede il supporto della persona in sovrappeso o obesa anche di una nutrizionista, rappresenta una soluzione efficace, per accompagnare la persona ad acquisire delle strategie utili a gestire i vissuti emotivi connessi alla condizione che la persona si trova ad affrontare e a consolidare modalità comportamentali utili fare proprio uno stile alimentare sano ed equilibrato.
Fonte: Coaching Milano