La maggior parte della gente pensa la causa della fame emotiva sia dovuta esclusivamente alla mancanza di auto-controllo, tuttavia, la pratica clinica, dimostra che, accanto alla dimensione del controllo, è possibile individuare altri fattori. Esistono 5 ragioni per cui risulta difficile smettere di abbuffarsi. Quali sono?
La fame emotiva può essere una conseguenza diretta dell’incapacità di saper mangiare con consapevolezza. Capita a tutti, soprattutto se consumiamo i pasti davanti al pc o alla tv, di mangiare senza rendercene conto o ancora, di finire un intero pacco di patatine o di snack, anche se siamo già sazi.
Il consiglio? Cercate di allenarvi alla consapevolezza, con le tecniche di mindful eating.
2. Il cibo come unico piacere
Spesso le persone che sono vittime di binge eating, alla domanda “cosa faresti di diverso nella tua vita, se non avessi questo problema”, rispondono di non sapere cosa fare e affermano di essere in grado di organizzare il loro futuro. Per loro, alla fine di una lunga ed estenuante giornata, una grande ciotola di gelato può essere particolarmente efficace per potersi rilassare. Come mai? Secondo molte fonti, mangiare zuccheri attiva le stesse aree cerebrali attivate dalle droghe. Ecco perché si può anche parlare di dipendenza dal cibo ed ecco spiegato anche perché, spesso, è difficile rompere questa abitudine.
Il consiglio? Iniziate a trovare modi alternativi per rilassarvi. Consultate il mio video in cui fornisco 5 consigli per trovare alternative al cibo.
3. L’incapacità di gestire emozioni negative
Nella nostra cultura si apprende sin dalla più tenera età, che è bene evitare od occultare tutte le emozioni negative, con gravi conseguenze per il nostro equilibrio fisico e psichico. Un modo semplice e immediato per scaricare le emozioni negative accumulate, è sicuramente il cibo, che può diventare lo schermo col quale ci proteggiamo da eventi ed emozioni negative.
Il consiglio? Inizia a dare nome e voce alle tue emozioni. Per cominciare a prendere dimestichezza con questa modalità, prova per una settimana, a trascrivere i tuoi stati d’animo in un block notes con dei fogli colorati: rosso per le emozioni negative, verde per quelle positive, bianco per quelle neutre. Potrà sembrare “macchinoso” ma, almeno in una prima fase, vi servirà per focalizzarvi meglio sulle vostre emozioni e sul modo in cui vi influenzano.
4. Detestare il proprio corpo
Può sembrare paradossale e strano, ma è la verità: detestare la propria immagine, è uno dei fattori che spinge ad abbuffarsi. Il pessimismo, la vergogna del proprio aspetto, raramente ispirano le persone a intraprendere cambiamenti positivi. Molte persone sostengono che smetteranno di odiare il loro corpo dopo che avranno raggiunto il traguardo di perdere peso e non riflettono sul fatto che, prima di tutto, per interrompere il ciclo della fame emotiva, bisogna prima smettere di odiarsi.
Il consiglio? L’insoddisfazione del proprio corpo è spesso connessa ad una scarsa stima di sé, che se eccessiva e invalidante,può compromettere fortemente la vita della persona e per questo motivo, potrebbe essere utile il supporto di uno psicoterapeuta.
5. Fisiologia
Digiunare, arrivare affamati o stanchi al momento dei pasti, ci rende molto più vulnerabili al cibo e alle abbuffate. Quando il corpo è affamato o stanco, invia al cervello dei forti messaggi che segnalano il bisogno di mangiare in maniera incontrollata.
Il consiglio? Banale ma semplice: dormire e riposare di più, evitare i digiuni, inserire degli snack di frutta fresca o secca al mattino e al pomeriggio. Curare questi semplici aspetti ci aiuterà a non arrivare ai pasti affamati e mangiare in maniera equilibrata.
Per interrompere il circolo vizioso della fame emotiva, è richiesta una forte dose di motivazione dal momento che rappresenta un canale immediato per trovare sollievo dalle sofferenze e, siccome, funziona anche bene come modalità, risulta difficile da smantellare. Il training alimentare integrato che propongo rappresenta una strada per imparare a uscire proprio da questa dinamica disfunzionale.
Scopri come gestire le abbuffate incontrollate
Sei vittima di abbuffate incontrollate o soffri di bulimia? Ti capita di sperimentare attacchi di fame improvvisa? Sei arrabbiata/o e ti sfoghi con una confezione di gelato al cioccolato? Sei felice per la tua promozione e ti concedi un hot dog gigantesco, per poi pentirti per avere mandato all’aria la tua dieta?
E’ proprio quando ti senti sopraffatto da un’emozione, o rimugini troppo su un problema o un particolare pensiero, che è possibile cadere nella trappola delle abbuffate incontrollate. A quel punto diventa fondamentale agire e concentrarsi su ciò che si sta per fare per cercare di gestirlo.
Qui di seguito vi propongo un piccolo esercizio per imparare a trovare modi alternativi alla “fame emotiva” che spesso portano alle abbuffate compulsive: l’esercizio del numero 5 che ti tornerà utile proprio per gestire le abbuffate notturne e diurne. (Scopri quali sono le trappole delle abbuffate)
Prendi carta e penna e scrivi:
Appendi questa lista in una posto, di casa tua, che puoi vedere con facilità – l’ideale sarebbe sul frigorifero. Quando senti che, in preda ad una forte emozione, vorresti mangiare, prova a fermarti, leggi la lista e prova a fare una di queste attività, anche soltanto per 5 minuti.
Ti sei mai trovato/a o tuttora ti trovi a vivere il cibo come una vera e propria ossessione al punto tale da trasformare il momento dei pasti in un “incubo”? O ancora, combatti con i chili in eccesso e per questo ingaggi vere e proprie lotte con la bilancia?
Il video corso “FERMA LA FAME EMOTIVA CON LA MINDFUL EATING” sarà in grado di offrirti una bussola per allineare le tue intenzioni con le tue azioni quotidiane.
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?